
Ricettacolo letterario a sfondo enogastronomico e viceversa.
A cura di Alberto Gross e Nicola Evangelisti e viceversa.
PER UN'INDIGESTIONE DI GIGLI

DIN TAI FUNG

Din Tai Fung
Unit 11A, 2/F, New World Plaza South Section, Lane 123 Xingye Road, Luwan District, Shanghai 200021, Cina
Con il contributo di Emanuela Verrecchia
‬
Asettico come una camera iperbarica, apparentemente uguale a se stesso nelle sue infinite declinazioni da franchising di lusso, Din Tai Fung è un ristorante taiwanese di fama internazionale, premiato con una stella Michelin, riconosciuto già nel 1993 dal New York Times come uno dei primi dieci ristoranti al mondo per gourmet. E' presente nelle principali città asiatiche e ora anche in Austroalia, Stati Uniti, Canada, Emirati Arabi.
I migliori ravioli al vapore, noti anche come xiaolongbao, li abbiamo trovati qui.
Il servizio è robotico e cordiale. L'organizzazione è impeccabile, tra protocolli ferrei e rituali scanditi, fatti di divise con colori diversi - a seconda di grado e ruolo. Gesti misurati, sempre gli stessi, da parte di qualunque cameriere, verso qualunque cliente, ma c'è autenticità anche in questo non luogo. Tanti sorrisi regalati, inchini accennati per salutare. Din Tai Fung è un ristorante cult, sempre pieno di gente, perché sorprende sempre e non delude mai.
All'ingresso, cuochi sotto vetro, vestiti di bianco, il volto coperto da una cuffia e da una mascherina da astronauti nel 2046, preparano a vista centinaia di xiaolongbao, come in un acquario. C'è chi stende la pasta, chi farcisce i ravioli, chi segue la cottura nelle pittoresche vaporiere di bambù, chi pesa su una piccolissima bilancina elettronica un raviolo dopo l'altro, perché ogni cosa ha un peso prestabilito.
L'accoglienza avviene in abito lungo bordeau, auricolare, inchino e sorriso: un monitor ci indica il numero di attesa e la durata. Poi si entra in uno spazio grande, luminoso, minimalista, marmo, specchi, vetrate che proiettano su altri grattacieli, fragore di voci e stoviglie. Su una parete, sfilano discretamente ritratti-murales di celebrità asiatiche come Bruce Lee, Jet Lee, Michelle Yeoh, Tony Leung... Anni fa, persino Tom Cruise ha fatto da testimonial e si è messo a impastare ravioli al vapore.
Se vi capita di entrare in un Din Tai Fung, i nostri piatti preferiti sono: i ravioli classici di maiale aromatizzati al ginger (c'è anche una variante per vegetariani) e i wonton speciali della casa piccanti, ai gamberetti e maiale.
Tra gli antipasti freddi: imperdibili le molliche di tofu con funghi neri, i fagiolini piccanti con ragu di maiale, le verdure selvatiche tritate con sesamo e tofu (ma lan tou), il tofu tritato con alghe e germogli di soia, i funghi neri in salsa d'aceto e bacche di goji.
Tra le verdure, per lo più saltate nella pentola wok: eccellente il "dou miao" (germogli di piselli) e il morning glory.
Visitato il 28 novembre 2016








