
Ricettacolo letterario a sfondo enogastronomico e viceversa.
A cura di Alberto Gross e Nicola Evangelisti e viceversa.
PER UN'INDIGESTIONE DI GIGLI

CANTINA BENTIVOGLIO

Via Mascarella, 4/B - Bologna
Visitato il 7 e poi ancora il 10 febbraio 2017 e probabilmente non finisce qui...
(con il contributo di Emanuela Verrecchia)
Anche su questo ristorante abbiamo avuto una recidiva e siamo ritornati due volte in una settimana, forse perché è raro trovare un locale con musica dal vivo che abbia anche un'ottima cucina e vini eccellenti, anziché il solito hamburger con birrino o vino della casa.
Ed è proprio la ricerca del connubio perfetto tra musica, cucina e cantina da cui è partita trent'anni fa l'idea dietro alla nuova gestione della Cantina Bentivoglio, nota a Bologna sia tra i locali che tra i turisti. "Perché mentre ascolti un concerto jazz non puoi anche avere una cucina raffinata e di qualità? Eppure è spesso così" - ci dice il titolare. Verissimo.
Abbiamo particolarmente apprezzato lo sformatino di broccoli con crema di pecorino, olive taggiasche e petali di pomodori confite, accompagnato da un secondo a base di calamari profumati al timo su cavolo cappuccio ripassato con crema di finocchi e capperi, preparati dallo Chef (pugliese). Pugliese anche il rosso che abbiamo scelto e che ci sentiamo di raccomandare: un Negramaro del Salento IGP "Notarpanaro" della Cosimo Taurino, Annata 2010.
Il servizio è cortese e cordiale. Un bravo somellier greco, arrivato a Bologna come studente, ci ha colpito anche per la proprietà di linguaggio e l'assenza di accenti ellenici. Molto cordiale anche la ragazza che ci ha servito e che ci ha poi introdotti a uno dei titolari, perché (come sempre) desideravamo conoscere la storia del locale e l'anima che sta dietro le quinte.
Nato sessant'anni fa come una cantina sociale, poi trasformato in osteria e infine diventato la Cantina Bentivoglio, il locale è una vera piazza d'armi, calda e accoglientei: tre stanzoni emmezzo. La stanza più grande, quella con il palco, era originariamente la cantina cinquecentesca del Palazzo Bentivoglio. L'arredamento è piuttosto rustico, con le pareti ricoperte di qualche quadro, centinaia di locandine, poster e articoli di giornale, incorniciati per ricordare i tanti musicisti - alcuni delle celebrità del jazz - che si sono esibiti qui.
Che suoni un quintetto Jazz di Bologna o un gruppo brasiliano di bossa nova, la Cantina Bentivoglio, la sera, è sempre piena di gente, di tavoli, di atmosfera.



