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AMARONE DELLA VALPOLICELLA

DOC Maior 2001

VILLA RINALDI

Ci sono vini che non necessitano di essere bevuti per essere compresi. Rivelano già molto di sé al primo sorriso, il loro saluto è già un timido, complice ammiccamento, ci sorprendono e ci lasciano immaginare la felicità del bacio che abbiamo già deciso, per il quale saremmo disposti ad attendere anche un secolo in più, come per le passanti di Antoine Paul e di Brassens.
E' stato, per noi, il caso dell'Amarone della Valpolicella DOC Maior 2001 Villa Rinaldi: un vino di moderna concezione che unisce al classico taglio di Corvina e Rondinella l'estrema finezza ed eleganza di piccole percentuali di Pinot Noir coltivato su terreni ricchi di minerali, protetti dalle Dolomiti e dai Monti Lessini che garantiscono un clima mite e temperato. Dopo la consueta vinificazione da grappoli appassiti il vino riposa in barriques provenienti dal massiccio centrale francese per almeno trenta mesi e affina per altri sei mesi in bottiglia. Appena aperto e lasciato scivolare sulle pareti del bicchiere, il pianto delle sue lacrime pare propagare un fragore di fragola. Limpido e brillante nei suoi toni granata, a poco a poco rivela la sua prima anima di ciliegia in confettura, amarena, marasca sotto spirito e prugna: poi la trama infittisce e si complica nell'intreccio dei terziari: caffè, cacao amaro e tabacco, pepe nero e liquirizia dolce ingentilite da una vaniglia presente ma non invasiva. Al palato è secco, caldo di un alcol che non brucia, ma vivifica, ricco e appena nervoso, sostenuto da una spina acida che non dimostra affatto i suoi tre lustri d'età. Volume polposo, seducente, dalla lunghezza pressoché infinita a regalare un piacevole sospetto di anice e rabarbaro.
Perfetto da meditazione, è un caldo, generoso abbraccio per godere del quale potremmo ripetere, assieme al famoso vecchio dello Ione di Euripide, “... conviene rimandar le piccole coppe e recar le grandi; e più sollecita così la gioia inonderà gli spiriti”.

 

Alberto Grossi

M. E. S.

© 2014 Nicola Evangelisti - Alberto Gross

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