Due artisti con un curriculum molto importante che si incontrano per caso e decidono di unire le rispettive ricerche per elaborare qualcosa di innovativo. Un inizio esplosivo. Quando è nata l’idea di creare il duo Evangelisti-Serenari e sotto quali presupposti avete deciso di fondere le vostre poetiche personali in un progetto comune? 

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ES La scorsa estate dopo esserci conosciuti nell’ambito della mostra This is the end, a villa reale di Monza, ed avendo notato una grande affinità di interessi ci siamo posti l’obiettivo di collaborare. In breve tempo hanno preso forma decine di opere digitali, frutto di una ibridazione delle nostre ricerche artistiche e competenze tecniche e si è delineato in modo del tutto naturale, un ambito di ricerca sempre più definito. La decisione di creare un duo è stata semplicemente una ammissione di fatto di una fusione che era già avvenuta. 

Avete già realizzato una serie di lavori in cui siete coinvolti sia per quanto riguarda il livello tecnico che quello teorico. Su cosa verte la vostra ricerca? Una cosa di cui parlate ad esempio è la volontà di trascendere la realtà fisica attraverso la simbologia della luce, mettendo in comunicazione materia e spirito.

ES La nostra ricerca, in sintesi, è una rilettura della rappresentazione del sacro .Considerando la luce una “ierofania” e mossi dall’esigenza di trascendere la materia a favore di un’ elevazione spirituale abbiamo fatto, un parallelo tra l’iride/varco, attraverso il quale i fotoni arrivano alla retina, con i rosoni e gli oculus dell’architettura sacra grazie ai quali, tramite il passaggio della luce, è possibile fare esperienza del divino. A livello tecnico i linguaggi che al momento stiamo utilizzando sono la fotografia digitale rielaborata al computer, la videoarte e la black light art. Non crediamo nel mito della tecnica, ma usiamo la tecnologia come uno strumento atto alla finalizzazione del nostro progetto.

Avete coniato nuovi termini per definire le vostre modalità operative e i vostri cicli artistici. Cosa intendete per “iridizzazioni” e “cattedralizzazioni” e in cosa consiste lo stiramento?

ES Il lavoro del duo è qualcosa di radicalmente nuovo sia nell’ambito delle nostre personali ricerche che dell’arte in generale. E’stato necessario quindi creare nuovi termini per poterlo definire. L’”iridizzazione” nel modo in cui la intendiamo, consiste nell’azione di ricreare  un elemento preesistente dell’architettura tramite una ridefinizione che vede nella iride l’elemento fondante. Di converso la “cattedralizzazione” è il processo che porta l’iride ad essere parte costituiva, modulo, e principio primo di una architettura sacra. Lo stiramento è una tecnica utilizzata da Silvia che consiste nel sezionare l’iride e ricongiungere o estendere il punto di sezione in forma lineare, procedimento che permette di passare da un registro espressivo frattale e ramificato ad uno astratto geometrico. 

Nei vostri lavori e’ frequente il riferimento alla fisica quantistica. La recente mostra QUANTUM R-EVOLUTION a Prato, in cui presentate per la prima volta al pubblico tre lavori del duo, presenta non solo il video omonimo ma anche l’opera pittorica di black light art. A cosa vi riferite esattamente quando parlate di rivoluzione quantistica e in che modo la vostra ricerca si relaziona al pensiero scientifico ma anche alla mistica?

ES Il quanto è, in qualche modo, il tassello di base della realtà, analogamente per noi l’iride è l’elemento costitutivo di una ridefinizione della architettura e della iconografia del sacro dal medioevo al rinascimento. La fisica quantistica rappresenta una rivoluzione scientifica i cui risvolti sono anche sociali e filosofici. Ci troviamo in assenza di valori e punti di riferimento: il dio del medioevo e’ morto con Nietzsche e la scienza ha smesso di incarnare il mito del progresso avendo portato il mondo a conflitti e collasso ecologico. Noi pensiamo che l’umanità sia arrivata alla fine di un’epoca e che qualcosa di nuovo si appresti a venire. La nostra speranza è quella di una  visione armonica e unificante dei contrasti insiti nella nostra epoca in una sintesi superiore in cui le visioni spirituali possano integrarsi a quelle scientifiche nel superamento di un imperialismo economico dagli effetti tragici e incontrollabili.